Atomi ultrafreddi

Gli atomi ultrafreddi sono atomi che sono mantenuti a temperature prossime a zero kelvin (zero assoluto). A queste temperature le proprietà quantico-meccaniche dell'atomo diventano importanti. Per raggiungere temperature così basse è necessario utilizzare una combinazione di diverse tecniche.[1] I primi atomi sono solitamente intrappolati e preraffreddati tramite raffreddamento laser in una trappola magnetoottica. Per raggiungere la temperatura più bassa possibile, il raffreddamento viene effettuato mediante processo evaporativo in una trappola magnetica o ottica.

Esperimenti con atomi ultrafreddi sono importanti per comprendere la transizione della fase quantistica e studiare il condensato di Bose-Einstein (Bose–Einstein condensation, BEC), la superfluidità bosonica, il magnetismo quantistico, la dinamica di rotazione dei molti corpi, gli stati di Efimov, la superfluidità di Bardeen-Cooper-Schrieffer (BCS) e l'incrocio tra BEC e BCS.[2] Molti sforzi sono stati fatti anche nella realizzazione di simulatori quantistici.[3]

  1. ^ The 2001 Nobel Prize in Physics - Popular Information, su nobelprize.org. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  2. ^ K. W. Madison, Y. Q. Wang, A. M. Rey e K. Bongs (a cura di), Annual Review of Cold Atoms and Molecules, World Scientific, 2013, ISBN 978-981-4440-39-4.
  3. ^ Immanuel Bloch, Jean Dalibard e Sylvain Nascimbène, Quantum simulations with ultracold quantum gases, in Nature Physics, vol. 8, n. 4, pp. 267-276, Bibcode:2012NatPh...8..267B, DOI:10.1038/nphys2259.

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